Domare il drago

24.01.2019

Incontrare un autore o un'autrice è sempre emozionante e la scuola Vincenzo Monti ci ha dato la possibilità di incontrare la poetessa riccionese vincitrice del premio Montale Isabella Leardini. L'incontro si è svolto nell'aula Gori con alcune classi di seconda delle scienze umane. Doveva essere con noi anche una sua giovane discepola, Ivonne Mussoni, che purtroppo colpita dall'influenza non ha potuto raggiungerci. Isabella si è presentata ponendoci subito il quesito: "qual è il vostro ostacolo?", domanda insolita ma mirata. Il suo ultimo libro, "domare il drago" pubblicato da Mondadori, ha come filo conduttore fra i capitoli un ostacolo che attraverso le parole, che come si può immaginare hanno un ruolo di protagoniste, verrà superato tramite un viaggio introspettivo e riflessivo. Oltre alle parole i veri protagonisti sono i ragazzi del gruppo di poesie di Isabella, infatti "domare il drago" è una raccolta di esperienze e poesie dei ragazzi che ha accolto nel suo corso che grazie alla scrittura sono riusciti finalmente a trovare la stabilità e la felicità. Con Isabella sono riuscito anche ad avere un colloquio quasi personale dove mi ha dato dei consigli. Fra le varie domande che le avevo fatto una risposta in particolare mi ha spiazzato e fatto capire quello che in sedici anni di vita non avevo capito. Le avevo chiesto se lei oltre a dare un significato a tutte le parole che scrive per caso le fosse capitato di scrivere una poesia solo per avere un bel quadretto da immaginarsi (le ho raccontato come esempio una mia poesia) e lei mi ha detto che il mio non era un semplice "quadretto bello da ricordare quando voglio" ma che ogni parola aveva un peso. Tutte le parole hanno un peso. Tutte le poesie sono come un drago, simbolo che rappresenta i quattro elementi: acqua, terra, fuoco, aria. Nelle poesie e nei discorsi di Isabella vengono spesso fuori dei simboli (ai quali dà un significato più esaustivo nel libro). Non a caso riporta come simbolo nei suoi discorsi e nel libro "il drago", ma perché proprio lui? Come ho detto rappresenta i quattro elementi, quindi un grande simbolo di forza che può spaventare ma anche affascinare. Il drago lotta e darebbe la vita per proteggere l'unica cosa importante per lui, una perla (ha parlato quasi mezz'ora facendo degli esempi stupendi sulla formazione dei diamanti e delle perle). La perla come si può immaginare rappresenta la saggezza e quello per cui dovremmo dare la vita, come Dea per esempio, una bambina conosciuta nel laboratorio di poesia nel reparto dei disturbi alimentari che grazie ad Isabella e alla forza delle parole è riuscita a liberarsi da dei nodi che la legavano e non la facevano vivere, ansia e anoressia. Concludendo quindi vorrei consigliare il libro "domare il drago" a tutti i ragazzi che devono o hanno già trovato loro stessi, sarà un'avventura indimenticabile nella quale vi innamorerete delle storie di Ivan, Dea e Linda, sarà come entrare in una piccola compagnia. La poesia e le parole non salvano tutti, ma alcuni sì e chissà, magari migliora anche loro.

Samuel Gasperini 

L'eco del Monti, la redazione.
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